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Cava de’ Tirreni, il CoBeco chiede di fermare la vendita di Palazzo Buongiorno Provincia Provincia e Regione 

Cava de’ Tirreni, il CoBeco chiede di fermare la vendita di Palazzo Buongiorno

Il CoBeCo, Comitato Beni Comuni, considerato che l’ultima gara per la vendita di due appartamenti a Palazzo Buongiorno, con scadenza 18 dicembre 2023, è andata deserta, invita con l’allegata nota trasmessa via pec, il sindaco Servalli a non procedere ad una nuova gara, e a desistere dalla decisione di vendere Palazzo Buongiorno che è un immobile identitario della storia cavese. In quelle stanze si riuniva l’Universitas Cavese, cioè il consiglio dei maggiorenti che governava la città e successivamente il Consiglio Comunale.

Il valore storico è ampiamente ribadito nei decreti della Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali che espressamente prescrive “per effetto dell’alienazione non dovrà essere menomato il pubblico godimento del bene culturale, ovvero, dovrà essere preservata l’accessibilità da parte della collettività al bene culturale onde consentire la visione e la percezione dei valori storico artistici da esso espressi, per rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza”. Ma di questa prescrizione non si è fatta menzione nel bando.

Inoltre, appare sempre più incomprensibile la decisione di continuare a vendere il patrimonio di pregio del Comune, considerato che la situazione economica dell’Ente non è tale da giustificare tali svendite, come abbiamo ampiamente dimostrato nel nostro convegno del 25 novembre u.s.

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